Sakineh Mohammadi Ashtiani, condannata alla lapidazione in Iran

ACAT chiede a tutti di partecipare attivamente alla campagna “mondiale” per salvare la vita a Sakineh.

Tra i tanti appelli omn line, segnaliamo quello di “STOPSTONNINGNOW“, che vi invitiamo a firmare e diffondere.

Il suo caso è internazionalmente noto: ne riportiamo la descrizione da “wikipedia.org”
Sakineh Mohammadi Ashtiani è una donna iraniana, nel braccio della morte in Iran dal 2006.
Sakineh Mohammadi Ashtiani fu condannata per la prima volta il 15 maggio 2006, da un tribunale di Tabriz, venne dichiarata colpevole per il reato di “relazione illecita” con due uomini in seguito alla morte del marito. Fu condannata a ricevere 99 frustate, e la condanna venne eseguita. In seguito, nel settembre 2006 ricevette una nuova condanna quando un tribunale penale accusò uno dei due uomini per il coinvolgimento nella morte del marito di Mohammadi Ashtiani. Per questo venne condannata per adulterio mentre ancora sposata, e condannata a morte per lapidazione. Malek Ejdar Sharifi, capo della magistratura nella provincia di Azerbaijan ha detto che “La donna è stata condannata alla pena capitale per aver commesso omicidio e adulterio.” La Corte Suprema iraniana confermò la sua condanna a morte il 27 maggio 2007, che in seguito fu rinviata, solo un perdono dell’Ayatollah Ali Khamenei potrebbe impedire l’esecuzione. Il 12 agosto 2010, è stato trasmesso dalla prigione iraniana Tabriz un programma televisivo di Stato che ha seguito la confessione di Ashtiani per adulterio e per il coinvolgimento nell’omicidio del marito. Il suo avvocato sostiene che sia stata torturata per due giorni prima del colloquio.