Cina. Morto in carcere vescovo di 94 anni
La situazione dei diritti umani in Cina resta drammatica. A denunciarlo Acat France, che partendo dai dati forniti da World coalition, evidenzia come anche nel 2014, il paese asiatico confermi il proprio primato nell’infliggere la pena di morte con 3000 esecuzioni effettuate, pari al 2013. Anche la tortura e i trattamenti disumani si confermano come fenomeni endemici all’interno dei luoghi di detenzione senza che il Governo abbia cercato di fare nulla per arrestare il fenomeno. Inoltre, dall’inizio del 2013 fino alla fine del 2014 ben 250 difensori dei diritti umani sono stati imprigionati.
Secondo alcune fonti ( ma ancora si attende conferma ufficiale) sarebbe morto mentre era detenuto, anche il vescovo novataquattrenne Shi Enxiang, arrestato nel 2001 e incarcerato in un luogo segreto della Cina. I famigliari attendono ancora che venga loro restituito il cadavere.