LUGLIO 2016: IRAN-CINA

IRAN: un difensore dei diritti umani in arresto arbitrario

Avvocato specializzato nella difesa dei diritti umani, Abdolfattah Soltani, é stato rinviato nella prigione d’Evin a Téhéran il 7giugno dopo aver goduto di un permesso provvisorio di uscita per la morte di sua madre il 17 maggio. Prigioniero d’opinione, gravemente malato, sconta una pena di 13 anni per il suo lavoro in favore dei diritti umani. All’interno della prigione non può usufruire delle cure mediche necessarie. Abdolfattah Soltani é stato condannato per «propaganda contro il regime» per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per «creazione d’una organizzazione illegale» in quanto cofondatore del Centro di difesa dei diritti umani in Iran, costretto a chiudere nel 2008. E’ detenuto nella prigione d’Evin, a Téhéran, dal suo arresto nel settembre 2011.

 

Secondo i medici, per Abdolfattah Soltani è aumentato il rischio di una crisi cardiaca dato che non riceve cure adeguate in prigione, molte volte è stato trasferito nell’infermeria della prigione per dolori al petto e forti palpitazioni ma ogni volta è stato rimandato in cella senza aver ricevuto un serio trattamento medico ma solo delle medicine. Dal suo imprigionamento il pubblico ministero ha rifiutato molte volte l’autorizzazione a farlo uscire per curarsi o il suo trasferimenti all’ospedale, anche se i medici avevano dichiarato la necessità di cure costanti e fuori dalla prigione le cui condizioni difficili aggravavano la sua ipertensione e l’elevato ritmo cardiaco. Abdolfattah Soltani soffre anche di difficoltà di digestione che hanno causato un ricovero d’urgenza nel 2013 e di ernia del disco. Sua moglie ha cercato più volte di fargli avere una seduta di fisioterapia ma le autorità non lo hanno quasi mai condotto in tempo. Le autorità giudiziarie ignorano le richieste di permessi di uscita per motivi di salute che sua moglie presenta quasi ogni settimana.
 

CINA: Un adepto del Falun Gong é stato arrestato e minacciato di nuove torture.

Qin Wei, un attivista del Falun Gong, é stato arrestato dopo aver distribuito un opuscolo di critica al Partito Comunista cinese, egli rischia torture e maltrattamenti. Interrogato da poliziotti in abito civile il 18 maggio nel distretto di Haidian a Pechino, dopo aver distribuito un esemplare dell’opuscolo intitolato « I Nove commentari sul Partito comunista », una serie di nove editoriali critici sulla storia del Partito comunista cinese, della Campagna di rettifica di Yan’an dagli anni 1942-1944 fino ad oggi é stato imprigionato con le accuse di«praticare un culto nefasto al fine di danneggiare l’ordine costituito».

 

Qin Wei é rinchiuso nel centro di detenzione del distretto di Haidian. Il suo avvocato ha inviato un dossier all’Ufficio di Sicurezza Pubblica e alla procura del distretto per chiedere alle autorità di non prendere in considerazione le accuse presentate contro Qin Wei e liberarlo. L’avvocato ha posto in evidenza come la libertà di religione e di convinzioni e la libertà d’espressione siano protette dalla Costituzione cinese e che nessuna agenzia dello Stato ha mai ufficialmente dichiarato che Falun Gong sia un culto nefasto. Qin Wei rischia ora di nuovo di rimanere vittima di tortura o maltrattamenti. E’ l’ottava volta che Qin Wei viene arrestato per le sue convinzioni. Nel 2004 è stato imprigionato per 5 anni e mezzo e in isolamento ha subito un «lavaggio del cervello» e i lavori forzati. Durante altre detenzioni, é stato torturato a colpi di manganello e con scariche elettriche al volto. Qin Wei é stato privato del sonno per lunghi periodi, fra l’ottobre 2003 e il maggio 2004 secondo alcune fonti.

 

In conseguenza dei maltrattamenti Qin Wei ha sviluppato una aritmia cardiaca che ha portato ad un arresto cardiaco. Il Falun Gong è stato definito «minaccia per la stabilità sociale e politica» e é stato proibito in Cina dopo che i suoi adepti hanno organizzato un sit-in pacifico sulla piazza Tiananmen nel luglio 1999. Le autorità hanno creato un servizio speciale,il «Bureau 610», incaricato di supervisionare la repressione del Falun Gong e degli altri «culti eretici». Questo ufficio opera a tutti i livelli del partito e del governo sia in ambito nazionale sia locale.