L’UE adotta un regime globale di sanzioni in materia di diritti dell’uomo
Il Consiglio europeo ha adottato una decisione e un regolamento che istituiscono un regime mondiale di sanzioni in materia di diritti dell’uomo. Per la prima volta l’UE si dota di un quadro che le permetterà di individuare persone, entità e organismi – compresi attori statali e non statali – responsabili di gravi violazioni dei diritti umani o di gravi violazioni di tali diritti nel mondo, a prescindere dal luogo in cui si sono verificate, che partecipano o sono collegate a tali violazioni e violazioni.
Tali misure restrittive comprendono il divieto di ingresso nell’UE per le persone fisiche e il congelamento dei capitali sia per le persone che per le entità. Inoltre, alle persone e entità dell’UE sarà vietato mettere fondi, direttamente o indirettamente, a disposizione delle persone iscritte nell’elenco.
L’insieme delle misure restrittive mirate si applica ad atti quali il genocidio, i crimini contro l’umanità e altre forme gravi di violazione dei diritti umani o di minaccia a tali diritti (ad esempio tortura, schiavitù, esecuzioni extragiudiziali, arresti o detenzioni arbitrarie). Anche altre forme di violazione dei diritti umani o di minaccia a tali diritti possono rientrare nell’ambito di applicazione del regime sanzionatorio, nella misura in cui tali altre forme di violazione o di minaccia sono diffuse, sistematiche o altrimenti di particolare gravità rispetto agli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune enunciati nel trattato (articolo 21 TUE).
Spetta al Consiglio, su proposta di uno Stato membro o dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, stabilire, rivedere e modificare l’elenco delle sanzioni.
La decisione adottata sottolinea che la promozione e la protezione dei diritti dell’uomo restano un elemento essenziale e una priorità dell’azione estera dell’UE e testimoniano la forte determinazione dell’UE nell’opporsi alle gravi violazioni dei diritti umani.