Si ponga fine ai maltrattamenti di migranti e rifugiati nei Balcani

Le ACAT di tutta Europa e la FIACAT condannano i respingimenti illegali di migranti e rifugiati, i trattamenti crudeli, inumani o degradanti da parte delle guardie di frontiera croate, nonché l’accoglienza non dignitosa riservata loro, in particolare in Bosnia-Erzegovina. Tali pratiche costituiscono violazioni della Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati, della Convenzione contro la tortura delle Nazioni Unite, della Convenzione europea dei diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

Ecco perché le ACAT e la FIACAT accolgono con favore le posizioni assunte da Ylva Johansson, Commissaria dell’Unione Europea per gli affari interni, che, nel suo discorso al Parlamento, del 19 gennaio, ha criticato severamente il comportamento delle autorità croate e bosniache, mettendo persino in discussione quello dell’agenzia europea Frontex.

In Croazia, vengono attuate espulsioni collettive al di fuori di qualsiasi procedura legale, senza identificare le persone interessate né valutare la loro situazione individuale. Ciò impedisce di esercitare il loro diritto di chiedere protezione internazionale, diritto che si applica anche a coloro che attraversano la frontiera in modo irregolare. La Commissaria ha anche preso atto, sulla base di numerose relazioni coerenti e credibili, dei maltrattamenti ampiamente diffusi ad opera delle guardie di frontiera croate in occasione dei respingimenti collettivi. Inoltre ha chiesto e avviato indagini sui maltrattamenti messi in atto e sui meccanismi di controllo indipendenti. Frontex è stata accusata di essere coinvolta in questi respingimenti illegali e un’altra indagine è stata avviata a tal proposito.

In Bosnia Erzegovina, la Commissaria rileva una crisi umanitaria e di governance. Le autorità locali hanno svuotato illegalmente una struttura di accoglienza attrezzata per l’inverno a Bira: nonostante gli interventi delle autorità nazionali, il campo non è stato riaperto a livello locale, lasciando i migranti a Lipa senza riparo per l’inverno. La Commissaria ha sottolineato che la priorità immediata è quella di salvare vite umane e di evitare che una crisi umanitaria si trasformi in una catastrofe. L’Unione Europea ha sbloccato aiuti umanitari d’urgenza, portando a 89 milioni di euro il totale del suo sostegno alla Bosnia-Erzegovina per i migranti.

A fronte di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, una situazione umanitaria disastrosa, aggravata dalla pandemia del COVID 19, e, non da ultimo, la disperazione di rifugiati e migranti, le ACAT firmatarie e la FIACAT accolgono con favore le posizioni della Commissaria per gli affari interni e incoraggiano a:

  • intensificare gli sforzi presso le autorità della Bosnia-Erzegovina, sia nazionali che locali, affinché queste gestiscano immediatamente la crisi umanitaria invernale, facilitino gli interventi di altri attori umanitari come l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e le ONG specializzate, e diano valore ai fondi ricevuti dall’Unione Europea con interventi realmente efficaci per l’accoglienza dei migranti e dei rifugiati;
  • perseverare nelle indagini riguardanti i respingimenti illegali e gli atti di violenza commessi dalle guardie di frontiera croate, continuare, se necessario, ad esercitare un’adeguata pressione su tale Stato membro, proseguire le indagini sul presunto coinvolgimento dell’agenzia Frontex, pubblicare i risultati di tali indagini e trarne le conseguenze necessarie;
  • istituire nella zona dei Balcani, compresa la Grecia, un sistema di monitoraggio e valutazione indipendente da parte delle ONG competenti in materia di accoglienza e trattamento dei migranti e dei rifugiati;
  • e sollecitare il Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa (CPT) a visitare i luoghi in cui sono detenuti i migranti e i rifugiati per prevenire ulteriori maltrattamenti.

Contatti:

  • Guillaume Colin, Direttore Esecutivo FIACAT: fiacat@fiacat.org

Firmatari:
•    FIACAT
•    ACAT Belgio
•    ACAT Repubblica Ceca
•    ACAT Germania
•    ACAT Francia
•    ACAT Italia
•    ACAT Lussemburgo
•    ACAT Spagna-Catalogna
•    ACAT Svezia
•    ACAT Svizzera
•    ACAT Regno Unito