Messico. Comunità indigene tra miseria e torture

Nel Chiapas, tre detenuti della comunità tzotzil sono stati arrestati senza mandato e sono stati torturati per confessare crimini non commessi. La procedura penale si è svolta in spagnolo lingua da loro poco conosciuta. Essi sono vittime da anni di una ingiustizia. Malgrado la richiesta di liberazione, avanzata sei mesi fa da un gruppo di lavoro sulle detenzioni arbitrarie dell’ONU, essi sono rimasti in prigione mentre sono stati liberati i loro compagni Adrián Gómez Jiménez e Juan de la Cruz Ruiz.

Marcelino Ruiz Gómez arrestato il 5 febbraio 2002, ammanettato, e con gli occhi bendati fu poi sottoposto a torture per tre giorni, quindi costretto a firmare una confessione di colpevolezza senza aver potuto mai consultare un avvocato. Un’altra irregolarità, l’assenza di un traduttore per la comprensione del processo. Condannato a 25 anni di prigione per omicidio aggravato rischia una pena addizionale di 8 anni nell’ambito di un altro processo. German e Abraham López Montejo sono stati arrestati senza mandato il 17 gennaio 2011 con tecniche simili di tortura e costretti con la minaccia di morte a confessare un omicidio. Come Marcelino, non hanno capito il processo penale in spagnolo. Nell’agosto 2019 hanno accumulato fra tutti 75 anni di prigione –

Dal marzo 2019 Marcelino Ruiz Gómez e i fratelli López Montejo dalla prigione proclamarono la loro innocenza e intrapresero uno sciopero della fame per 135 giorni (durante il quale        Marcelino Ruiz Gòmez arrivò a cucirsi le labbra per estrema protesta), per denunciare le torture e le ingiustizie subite e chiedere la loro liberazione senza condizioni. Di fronte all’inerzia del governo famiglie e gruppi di sostegno continuano una mobilitazione organizzando azioni per chiedere che le raccomandazioni del gruppo di lavoro dell’ONU siano attuate.

Tutti e tre sono vittime delle violazioni sistematiche dei diritti delle persone indigene in Messico. Membri delle comunità indiane povere che non parlano lo spagnolo e non hanno risorse per difendersi, sono costretti a dichiararsi colpevoli. La tortura è il metodo di inchiesta più comune per la polizia e la giustizia per estorcere confessioni. Innocenti sono arbitrariamente arrestati torturati e condannati senza prove con confessioni ottenute con le torture. La Commissione nazionale dei diritti dell’uomo (CNDH) messicana ha registrato un aumento del 600 % delle denunce di tortura in dieci anni. In Messico, i giudici accettano le confessioni ottenute sotto tortura, violando il divieto internazionale circa l’accettazione di dichiarazioni ottenute con la tortura come elementi di prova nei processi

I membri delle comunità autoctone (21,5 % della popolazione), largamente discriminate (71,9 % vive in povertà/estrema povertà), sono fra le più numerose vittime della tortura e di processi iniqui, e anche le forze dell’ordine che, a volte, sembrano collaborare con gruppi criminali per procedere a arresti arbitrari con la scusa di una pulizia sociale, o come rappresaglie per rivendicazioni territoriali e ambientali.  

Nel nostro sito internet http://www.acatitalia.it potete leggere un articolo dettagliato sul tema della tortura e dei trattamenti inumani riservati alle comunità indigene in Messico, di cui riportiamo l’inizio: ”Ogni giorno le popolazioni indigene dell’America Latina sono soggette a diverse forme di tortura e altri trattamenti crudeli, inumani e degradanti, afferma un rapporto pubblicato oggi dall’Organizzazione mondiale contro la tortura (OMCT), dal Centro per i diritti umani Fray Bartolomé de Las Casas (Frayba) e da altre sette organizzazioni che compongono il Gruppo di lavoro sulla tortura e le popolazioni indigene”.  Vedere l’articolo su:

Siamo già intervenuti (assieme a molte altre Associazioni e ONG) per questi tre messicani nel luglio 2019, siamo intervenuti sui maltrattamenti fatti ai danni delle comunità autoctone più volte anche nel 2018. Purtroppo questo problema per gli indios sembra molto difficile da sradicare, anche per i forti interessi economici che vi sono dietro. Solo una campagna continua e forte potrà cambiare le cose!

Messico

Repubblica federale

Presidente: Andres Manuel Lopez Obrador

Abitanti: 129 milioni  –  1.973.000 Km2

Ha abolito la pena di morte

Il Messico ha ratificato il Patto Internazionale per i Diritti Civili e Politici (PIRDCP) e i suoi 2 protocolli opzionali, la Convenzione contro la Tortura dell’ONU e la Convenzione americana per i diritti umani.

Luc 19, 40

“Ma egli rispose: Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre.

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