Cambogia: democrazia a rischio. Censura e arresti prima delle elezioni
Il 3 marzo 2023 un tribunale cambogiano ha condannato il leader dell’opposizione Kem Sokha a 27 anni di carcere con l’accusa di tradimento. L’obiettivo della sentenza è stato quello di compromettere il futuro politico del co-fondatore dell’ormai disciolto Partito di Salvezza Nazionale della Cambogia (CNSP) prima delle elezioni generali che si terranno nel luglio 2023.
Dopo il verdetto, Kem Sokha, che ha sempre contestato le accuse a suo carico, è stato messo agli arresti domiciliari nella sua abitazione. Gli è stato vietato di incontrare chiunque, tranne i suoi familiari. Sebbene abbia un mese di tempo per appellarsi alla sentenza, gli è stato tolto il diritto di voto e di candidarsi a cariche politiche. L’ambasciatore statunitense in Cambogia, W. Patrick Murphy, che ha assistito all’udienza, l’ha definita un “errore giudiziario”. Da parte sua, il Segretario di Stato americano A. Blinken – che ha incontrato il dissidente a Phnom Penh nell’agosto 2022 – si è detto “deluso” dalla durata del processo giudiziario “politicamente motivato”.
Accusato di aver cercato di rovesciare il governo del primo ministro Hun Sen, al potere dal 1985, Kem Sokha, 69 anni, è stato arrestato nel settembre 2017 in un’operazione che ha coinvolto centinaia di agenti di sicurezza. Hun Sen, il leader più longevo dell’Asia, usa i tribunali per mettere a tacere gli oppositori. Imprigiona attivisti e difensori dei diritti umani. In breve, sta facendo regredire le libertà democratiche.
Alle elezioni del 2013, l’NCSP ha ottenuto 55 seggi su 123, prima di essere sciolto quattro anni dopo dalla Corte Suprema. Alle elezioni del 2018, il partito di Hun Sen ha conquistato tutti i seggi del Parlamento. Ma questa vittoria è stata fortemente contestata. Tuttavia, in assenza di avversari forti, Hun Sen – ex combattente dei Khmer Rossi che ha fatto carriera durante l’occupazione vietnamita – ha ottenuto una vittoria schiacciante alle elezioni legislative.
Il 18 febbraio è stato chiuso uno degli ultimi media indipendenti del regno, Voice of Democracy. Il Cambodia Daily e il Phnom Pen Post stanno attraversando difficoltà finanziarie e fiscali. Ciò solleva preoccupazioni circa lo svolgimento di elezioni libere ed eque. Inoltre, il processo a Kem Sohka illustra lo “spaventoso problema del controllo statale sul sistema giudiziario del Paese” (Chak Sopheap, Cambodian Centre for Human Rights). Per Human Rights Watch, “la democrazia cambogiana ha toccato il fondo”.
Le restrizioni si stanno infatti moltiplicando. Ad esempio, nell’agosto 2021, il Ministero dell’Informazione ha annunciato la creazione di un “comitato per il monitoraggio delle pratiche deontologiche giornalistiche, al fine di fornire indicazioni sul “modo in cui i giornalisti dovrebbero comportarsi”. Questo comitato è composto da undici funzionari dei ministeri dell’Informazione e degli Interni.
Reporters senza frontiere ha poi denunciato una “totale mancanza di indipendenza, trasparenza e responsabilità di questo organismo che… assomiglia chiaramente a un nuovo strumento di censura”. Almeno 39 membri dell’opposizione sono stati arrestati arbitrariamente e con false accuse. Attualmente languono nelle carceri cambogiane. L’avvocato Treary Sen è stato recentemente condannato a sei anni di carcere dopo un processo iniquo. Arrestato alla fine del 2022, il leader sindacale (LRSU) Chhim Sithar è detenuto arbitrariamente. Nel 2022, decine di membri del PSNC sono stati condannati in processi di massa ed è stato negato loro il diritto a un giusto processo. Il sistema giudiziario è soggetto al potere politico. Il governo si sta così preparando per le elezioni nazionali del luglio 2023.
La Cambogia ha ratificato la Convenzione contro la tortura e il PIDCP (Patto Internazionale per i Diritti Civili e Politici)
Fonti: Reporter Sans Frontiers, AI, La Croix, Human Rights Watch, altri
- https://www.amnesty.org/en/latest/news/2023/03/cambodia-kem-sokha-conviction/
- https://rsf.org/en/rsf-joins-press-freedom-and-civil-society-organisations-condemning-cambodian-government-s-decision
- https://www.hrw.org/news/2022/01/13/cambodia-activists-face-sustained-repression
- https://www.la-croix.com/Monde/Asie-et-Oceanie/Le-Cambodge-senfonce-repression-2017-09-06-1200874657
- http://www.rivistamissioniconsolata.it/2022/07/16/cambogia-ancora-pochi-sorrisi-per-i-khmer/
- https://missionsetrangeres.com/eglises-asie/un-rapport-annuel-sur-les-libertes-fondamentales-suscite-une-vive-reaction-des-autorites-cambodgiennes/
NB: L’ambasciatore della Cambogia a Parigi è responsabile anche dei rapporti con l’Italia
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Salmi 12:3
Fino a quando nell’anima mia proverò affanni,
tristezza nel cuore ogni momento?
Fino a quando su di me trionferà il nemico?
*Immagine tratta da https://news.cgtn.com/