Washington chiede un posto nel Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite
Se è vero che tre indizi fanno una prova, allora la svolta della politica estera statunitense verso il multilateralismo sembra provata in questi primi mesi della presidenza di Barack Obama. Il mutamento non riguarda solo le decisioni economiche rese obbligatorie dalla crisi finanziaria globale, ma anche i rapporti geopolitici generali e lo specifico settore dei diritti umani. In questo settore, più volte gli Stati Uniti avevano rifiutato in passato di partecipare ad organismi multilaterali e anche di riconoscere loro autorità sui propri cittadini, come nel caso della Corte penale internazionale dell’Aja.
L’indizio più rilevante di tale mutamento è la candidatura avanzata da Washington a un seggio nel Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite, un altro organismo finora contestato da Washington, anche se non come la vecchia Commissione.