I C.I.E. sono luoghi di tortura e di degrado, in Italia

In Italia ci sono luoghi dove la dignità umana viene calpestata e le persone sottoposte a trattamenti degradanti, in condizioni pessime e psicologicamente pericolose, fuori dalle norme U.E.

Paolo Lambruschini su L’Avvenire afferma che i Cie (Centri di identificazione ed espulsione) sono luoghi di degrado civile e morale, secondo l’accusa lanciata dal CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati), con la campagna LasciateCIEntrare, nonché dall’associazione Antigone”, in occasio- ne della giornata dell’ONU a sostegno delle vittime di tortura.

Per monsignor Giancarlo Perego, direttore della Migrantes, bisogna riformare i Cie e rivedere tutta la normativa sull’immigrazione alla luce della inclusione:Occorre davvero cambiare rotta, bisogna ragionare in termini di accoglienza e inclusione degli immigrati: forse ci costerebbe meno e sarebbe più produttivo.
 
Ricordiamoci che anche noi siamo stati migranti, che nel corso di un secolo ben 25 milioni di italiani sono stati costretti ad abbandonare l’Italia in cerca di una vita più dignitosa e di lavoro.

La visita del Papa a Pantelleria, con il suo messaggio di amore, di carità e accoglienza, imprime il definitivo sigillo sul pensiero della Chiesa Cattolica sul problema dei migranti.

E gli sbarchi continuano, portando in Italia altri poveri esseri umani che cercano la possibilità di una vita migliore.

Vedi l’articolo completo CLICCA QUI