LUGLIO 2014: IRAN-GUATEMALA
IRAN: Detenzione arbitraria e diniego di assistenza sanitaria
The Observatoty, informato dalla Lega per la difesa dei Diritti Umani in Iran (LDDHI), ci informa della continuativa detenzione arbitraria e del diniego di cura mediche a Reza Shahabi Zakaria, tesoriere del Sindacato dei dipendenti della Società dei Bus di Tehran, condannato a 6 anni, dal giugno 2010. RezaShahabi è in sciopero della fame dal 1-6-2014, per protestare contro il suo illegale trasferimento nel carcere di Rajaishahr, ove i medici hanno rifiutato di curarlo. Lui ha scritto al Prosecutor di Tehran dichiarando che lo sciopero della fame era l’unico sistema per cercar di ottenere di essere ri-inviato nella prigione di Evin, invitando le autorità a prendersi cura della sua condizione di salute che necessita anche di un intervento alla colonna vertebrale; inoltre Reza Shahabi asserissce che con il nuovo Codice Penale Islamico lui stesso sarebbe elegibile alla scarcerazione.
Ma il suo caso non è isolato: Observatory ci informa dell’esistenza di almeno altri 12 attivisti sondacali inprigionati e condannati a lunghe pene detentive, con sentenze che sembrano essere di matrice politica; in particolare abbiamo:
> 3 membri del CPELU, e precisamente Shahrokh Zamani (condannato a 11.5 anni), Mohammad Jarrahi (5 anni) –entrambi anche fondatori del Sindacato dei Pittori e dei Decoratori-, e Behnam (Assad) Ebrahimzadeh (5 anni),che è anche attivista per i diritti dei bambini.
> almeno 4 membri del Comitato di Coordinamento per l’aiuto alla formazione dei Sindacati dei Lavoratori (CCHFWO): Yousef Ab-Kharabat (2 anni), Mohammad Molanaei (1 anno), Vahed Seyedeh (2 anni), e Afshin Nadimi (1 anno);
> almeno 5 membri della Associazione dei Professori dell’Iran (TAI): Mahmood Bagheri (4.5 anni), Rassoul Bodaghi (6 anni), Mohammad Davari (6 anni), Mehdi Farahi-Shandiz (3 anni), e Abdolreza Ghabari (15 anni).
> un altro attivista dei diritti dei bambini, Saeed Shirzad, è detenuto senza apparente motivo dal 2 giugno 2014.
I sindacalisti imprigionati sono (in generale) sottoposti a vari tipi di maltrattamenti e minacce, ad es. Assad Ebrahimzadeh nella prigione di Evin ha avuto 2 settimene di isolamento totale, quindi è stato tenuto per 2 mesi in una cella di isolamento dei servizi segreti, inoltre le forze di polizia hanno minacciato la sua famiglia, perquisita la casa, sequestrati il computer ed i loro documenti bancari.
I sindacalisti in Iran sono puniti solo perché esercitano la loro libertà di parola e di associazione, come stabilite dalle convenzioni internazionali per i diritti civili e politici, nonché per i diritti sociali ed economici.
GUATEMALA: Da Omct abbiamo ricevuto la notizia del sequestro arbitrario di Bianca Ajtum, Mauro Vay e Mariano García membri della dirigenza del Comitato di sviluppo Campesino (CODECA) organizzazione di natici e contadini che lotta per ottenere condizioni migliori di vita delle comunità rurali.
La mattina del 26 giugno 2014, Blanca Ajtum ,. Mauro Vay e Mariano García dopo aver partecipato ad una assemblea con altri membri del CODECA nel municipio di San Juan Ixcoy Huehuetenango, tomarono con il bus al municipio di Chiantla Huehuetenango, del Cantón Santo Domingo, per mangiare; al termine del pasto Blanca Ajtum, Mauro Vay e Mariano García sono stati sequestrati da 5 uomini in abiti civili che si sono identificati come membri del Consiglio Comunitario di sviluppo (COCODE) di Chiantla conducendoli poi in un luogo sconosciuto dove sono stati trattenuti contro la loro volontà- Nello stesso giorno alle 16:30, la Policía Nacional Civil (PNC) giunse nel luogo nel quale Blanca Ajtum, Mauro Vay e Mariano García erano sequestrati ma invece di liberarli e arrestare i responsabili del sequestro, li condussero alla sotto stazione della PNC. I compagni del CODECA chiamarono la Procura dei diritti umani e la Commissione Presidenziale dei Diritti umani per chiedere di visitare i detenuti e la loro liberazione, entrambe le autorità risposero di non preoccuparsi dato che non esistevano ordini di cattura contro nessun membro del CODECA.Verso le 17:30 all’arrivo di Blanca Ajtum, Mauro Vay e Mariano García alla sotto stazione della PNC, un avvocato di ENERGUATE, una impresa di distribuzione elettrica filiale della corporation britannica ACTIS li informò che ENERGUATE e il Ministero Pubblico li accusavano dei crimini di minacce,attentati, sedizione, istigazione a delinquere, truffa e attentato contro la sicurezza della Nazione. Di conseguenza essi sarebbero stati mantenuti in stato di fermo nella stazione di polizia.
Il 27 giugno il giudice dapprima non volle chiedere una dichiarazione agli accusati, ma per la pressione del CODECA e di altre organizzazioni civili, finalmente alle15:00 raccolse le loro dichiarazioni. Al termine della udienza, il giudice Erick José Castillo del tribunale di prima istanza penale decise per il carcere preventivo per Blanca Ajtum, Mauro Vay e Mariano García, mantenendo le accuse di “attività contro la sicurezza interna della nazione” e di “truffa”. Il Ministero Pubblico eENERGUATE richiedono la somma di Q. 3,000,000.00 (un millione di quetzales – 92,500 € per persona) per ottenere la libertà condizionale di Blanca Ajtum Mauro Vay e Mariano García . Si teme che il loro sequestro e la detenzione arbitraria siano motivate dalla loro attività di difensori dei diritti umani.