Reato di tortura: chi l’ha visto?

Com’era purtroppo prevedibile il disegno di legge che introduce il reato di tortura in Italia è nuovamente finito nel dimenticatoio, fermo com’è da più di 5 mesi al Senato e dopo una serie di modifiche ed emendamenti che lo hanno molto indebolito. A darne conto un articolo del settimanale l’Espresso che lancia anche un altro allarme: l’Italia potrebbe e breve ricevere altre condanne da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo sempre in merito a trattamenti inumani e degradanti inflitti soprattutto in ambito carcerario o per abusi commessi da parte delle forze dell’ordine nell’esercizio delle loro funzioni. Uno scenario paradossale se solo si pensa ai grandi proclami successivi alla condanna ricevuta dal nostro paese in seguito alla sentenza con cui Strasburgo ( pochi mesi fa) ha sanzionato l’Italia per le violenze commesse all’interno della scuola Diaz durante il G8 di Genova 2001. “…contro il nostro Paese -si legge sul settimanale- sono stati presentati ben 10.100 ricorsi. Una cifra sbalorditiva se si pensa che siamo secondi solo all’Ucraina (13.650). Contro di noi, dunque, più procedimenti rispetto anche a Stati come la Russia (10.000) o la Turchia (9.500).” C’è di che vergognarsene.

 

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