Legge sulla tortura e immigrazione, le obiezioni dell’ONU
Il Comitato contro la tortura è attualmente riunito a Ginevra per la sua 62ª sessione iniziata il 6 novembre e che si chiuderà il 6 dicembre 2017. Durante questa sessione il Comitato ha esaminato l’attuazione della Convenzione contro la tortura e altri trattamenti crudeli, disumani o degradanti, da parte dell’Italia esaminando le misure e le leggi introdotte per tale reato.
Prima della sessione, FIACAT e ACAT Italia hanno presentato una relazione alternativa congiunta per esprimere le proprie preoccupazioni in merito alla situazione dei diritti umani in Italia. Due rappresentanti di ACAT Italia, accompagnati dal rappresentante della FIACAT alle Nazioni Unite, erano presenti a Ginevra per la revisione e per evidenziare tali preoccupazioni di fronte agli esperti del Comitato.
Durante la sessione, il Comitato ha preso in esame diversi punti contenuti nel rapporto stilato da FIACAT e ACAT Italia. In particolare, pur riconoscendo il passaggio positivo rappresentato dal l’adozione della nuova legge che incorpora il reato di tortura nel codice penale italiano ha tuttavia evidenziato come le attuali lacune della fattispecie di reato non lo rendano ancora pienamente conforme a quanto contenuto nella Convenzione contro la tortura.
Inoltre pur prendendo atto dei grandi sforzi compiuti dallo Stato per ospitare un numero eccezionale di migranti e richiedenti asilo e introdurre diverse misure per combattere la tortura, il Comitato si è detto preoccupato dalla presunta pratica delle espulsioni collettive, dalla violazione del principio di non respingimento e dalla violenza e dalle forme di tortura cui vengono sottoposte le persone prive di libertà. L’Italia è stata anche invitata a chiarire lo status giuridico degli hotspot.
Infine, il Comitato ha affrontato la questione della sovraffollamento delle carceri, rilevando un’elevata percentuale di detenuti stranieri e dei detenuti sottoposti a custodia cautelare.
FIACAT e ACAT Italia accolgono favorevolmente le osservazioni fatte dal Comitato e invitano il governo italiano a cooperare pienamente durante la seconda parte del riesame e ad adottare tutte le misure necessarie per attuare le raccomandazioni formulate dagli esperti una volta pubblicate le loro osservazioni conclusive .