Immigrazione e carcere. I punti critici nel contratto di Governo
I piani su immigrazione e carcere contenuti nel contratto di Governo stipulato tra i partiti di maggioranza destano non poche preoccupazioni. Per quanto concerne il settore immigrazione, lo slogan del meno accoglienza più rimpatri non rappresenta di sicuro la giusta soluzione e non fa sufficientemente i conti con la realtà. Sarebbe piuttosto necessario rivedere le normative tutt’ora vigenti, puntando su canali di ingresso legali soprattutto per garantire vie sicure d’accesso per chi fugge da guerra e persecuzioni, e implementare le politiche volte all’inclusione sociale e alla regolarizzazione di quanti già presenti sul territorio.
Per quanto concerne invece le carceri, dispiace molto sentire che tornano in auge, insieme a politiche securitarie, l’ipotesi di costruire nuove strutture carcerarie per risolvere il problema del sovraffollamento anziché puntare, come del resto aveva fatto, in parte, la recente riforma, su depenalizzazione di reati minori e ricorso a misure alternative.
A questo link i contenuti del contratto