Perchè ci sono ancora bambini in carcere?

“L’inchiesta pubblicata ieri su Il Foglio dovrebbe far dormire sonni poco tranquilli a chi avrebbe potuto e dovuto da tempo fare qualcosa, soprattutto con l’emergenza pandemia in corso, e non l’ha fatto”. Così Massimo Corti commenta l’articolo del Foglio dal titolo “Fuori dal carcere i bambini” di Annalena Benini.
“Lo scenario che viene fuori dall’inchiesta condotta da Annalena Benini è agghiacciante. Bambini puniti ingiustamente per i reati commessi dalle madri, bambini che debbono rinunciare a tutto quello di cui un bambino avrebbe bisogno per crescere in maniera sana ed equilibrata, solo perché il paese dove sono nati non è stato in grado di approntare quelle alternative che la legge stessa ha già previsto da tanti anni – continua Corti- stiamo parlando delle Case famiglia protette, che, nonostante i buoni propositi stanno ancora sulla carta. Ne sono nate solamente due, una a Roma e una a Milano, ma con una capienza comunque non sufficiente, basti considerare che al nido di Rebibbia al momento si trovano sei bambini.”

“E tutto questo perché? Perché lo Stato non trova i fondi da investire in strutture del genere per cui tutto viene demandato agli enti locali che, ovviamente, in questo momento hanno altre urgenze a cui far fronte…” commenta il Presidente di ACAT Italia che rivolge un appello alle istituzioni “Facciamo appello alle istituzioni tutte, non solo il Ministero della Giustizia, di farsi carico della salute e dell’integrità fisica e mentale di questi bambini e soprattutto di fare in modo che nessun bambino debba più varcare le soglie del carcere per rimanerci. È una questione di civiltà.”

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