Rapporto annuale CPT 2020
Il Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) del Consiglio d’Europa ha pubblicato nella giornata di ieri il proprio rapporto annuale relativo al 2020, all’interno del quale fornisce una serie di indicazioni inerenti le condizioni di detenzione nelle carceri europee.
Condizioni che hanno subito gravi peggioramenti a causa della crisi e delle restrizioni innescate dalla pandemia.
In particolare, si legge nel comunicato di lancio del rapporto: “Il CPT rileva che le misure di austerità possono aumentare la povertà tra i detenuti, rendere alcuni prodotti più rari o più costosi e limitare il contatto telefonico dei detenuti con le loro famiglie o la loro capacità di fare piccoli acquisti nello spaccio del carcere. Questo problema può colpire in particolare i detenuti che non ricevono alcun reddito dalle loro famiglie o da fonti esterne, che rappresentano una percentuale significativa della popolazione carceraria in molti paesi.”
Inoltre, il rapporto annuale ricorda che, il 20 marzo 2020, il CPT è stato il primo organo del Consiglio d’Europa a indirizzare agli stati membri una serie di raccomandazioni proprio in relazione alla gestione della crisi pandemica.