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Nel corso dell’intervista concessa ai giornalisti sul volo Seul-Roma, il 19 agosto Papa Francesco, dopo essersi soffermato sulle violenze in Iraq da parte dell’Isis, è tornato a parlare di tortura: ” Ai cattolici dico: torturare una persona è peccato mortale, è peccato grave. Ma è di più: è un peccato contro l’umanità.”

Il nuovo rapporto pubblicato ieri da Amnesty International contiene nuove prove e raccapriccianti testimonianze della ferocia e delle persecuzioni messe in atto in Iraq da parte dello Stato Islamico. Amnesty parla esplicitamente di pulizia etnica di dimensioni storiche ai danni delle minoranze etniche e religiose presenti nel nord dell’Iraq.

Pierre Claver Mbonimpa, storico attivistaper i diritti umani in Burundi e presidente dell’Association pour la protection des droits humains et des personnes détenues, è stato ricoverato in ospedale in questi giorni e versa in gravi condizioni. il ricovero dopo un periodo di detenzione della durata di tre mesi.

Si è tenuta in Kenya lo scorso 26 agosto, una conferenza interregionale per discutere di diritti umani e in particolare di tortura, pratica ancora molto diffusa nella regione. A prendervi parte, gli esperti di diritti umani di 5 paesi della regione e del Congo.

Un recente caso, approdato alla Corte europea dei diriti dell’uomo sta gettando ombre scure su alcuni paesi europei ( nel caso in questione la Polonia) che sarebbero stati coinvolti nelle operazioni di extraordinary rendition attuate dagli USA in seguito agli attacchi dell’11 settembre.

Meriam la giovane donna sudanese condannata a morte per apostasia in Sudan è giunta in Italia questa mattina su un volo di stato italiano, in compagnia del marito e dei due figli. Ad attenderla all’aeroporto, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, assieme al ministro degli Esteri Mogherini e al viceministro Lapo Pistelli.

E’ stato presentato oggi, in via di Torre Argentina, il nuovo rapporto di Nesuno Tocchi Caino sulla pena di morte nel mondo. Il Rapporto 2014 da’ conto dei fatti più importanti relativi alla pratica della pena di morte nel 2013 e nei primi sei mesi del 2014.

Dal 2 al 4 luglio 2014 si è tenuta in Benin una conferenza continentale sulla pena di morte in Africa, organizzata dalla Commissione africana dei diritti del’uomo e dei popoli, in collaborazione con le autorità del Benin.

Meriam la donna sudanese condannata a morte per apostasia è stata scarcerata e ora si trova in luogo sicuro in attesa di poter tornare a casa. A darne notizia l’associazione Italins for Darfur che ha rilanciato le dichiarazioni di di Khalid Omer Yousif, presidente dell’ Ong Sudan chance now: “Meriam è libera, l’hanno rilasciata e si trova in un luogo sicuro”.