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Pubblichiamo di seguito l’articolo di Marzio Di Mezza scritto per LINDRO.IT dedicato alla questione ancora insoluta della mancata introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento, contenente anche l’intervista rilasciata al giornalista da Massimo Corti, presidente di Acat Italia.

Secondo un recente sondaggio condotto dal portale Skuola.net in occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte, su un campione di circa 2.000 studenti, uno su due si dichiara favorevole alla pena di morte anche se a delinquere è un minorenne o una persona incapace di intendere e di volere. Chi invece si è detto contrario si dice tuttavia favorevole al carcere duro.

Com’era purtroppo prevedibile il disegno di legge che introduce il reato di tortura in Italia è nuovamente finito nel dimenticatoio, fermo com’è da più di 5 mesi al Senato e dopo una serie di modifiche ed emendamenti che lo hanno molto indebolito.

Nonostante l’appello del Papa per fermare il boia, Kelly Renee Gissendaner, condannata a morte in Georgia, è stata giustiziata questa notte. Per lei non sono bastati nè i ricorsi nè il perdono concesso dai figli. L’ultima condanna alla pena capitale a carico di una donna era stata inflita 70 anni fa.

Asoociazioni e ONG in questi giorni si stanno mobilitando per salvare la vita di Ali Mohammed al-Nimr, un ragazzo di 21 anni condannato a morte in Arabia Saudita solo per aver partecipato, quando aveva 17 anni ad una manifestazione di protesta contro il regno di Riad.

Nel corso della sua prima visita ufficiale negli States Papa Francesco, parlando di frontre al Congresso Americano, ha tenuto a rilanciare il suo accorato appello affinchè si ponga fine alla barbarie della pena di morte. Già in precedenti occasioni il Santo Padre aveva fatto sentire la sua voce in merito.